Covid, 27 milioni di persone con danni a gusto e olfatto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, 27 milioni di persone con danni a gusto e olfatto 

vaccino Covid

Secondo i ricercatori, 27 milioni di persone nel mondo hanno subito dei danni a gusto e olfatto a causa del Covid.

Secondo una ricerca gestita dalla National University of Singapore, 27 milioni di persone in tutto il mondo dopo aver contratto il Covid, hanno subito dei danni a gusto e olfatto. Alcune di queste persone, rischiano di non recuperare del tutto due dei cinque sensi. 

Stando ai risultati della ricerca, ad essere maggiormente soggette a questa situazione sono le donne. Insieme a loro anche chi ha avuto sintomi severi, nonché chi soffre di congestione nasale. Un gran numero di persone ad oggi ha riscontrato questa problematica, durante la sindrome post Covid.  

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La ricerca è apparsa sul British Medical Journal. Secondo i ricercatori, le alterazioni di gusto e olfatto sono stati i principali sintomi riscontrati durante la sindrome post Covid, anche dopo aver eseguito il tampone ed essere risultati negativi. 

Lo studio 

All’interno dello studio gli scienziati hanno analizzato nel dettaglio i risultati di 18 ricerche. Circa 3.700 pazienti hanno preso parte allo studio. Secondo quanto emerso dai risultati, tra i sintomi durante e post infezione, ci sono disturbi di gusto e olfatto.  

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L’alterazione in questione si può prolungare e diventare una condizione stabile nel paziente. L’alterazione dell’olfatto in maniera irreversibile si è verificata nel 5,6% dei pazienti, invece nel 4,4% dei casi si è verificata un’alterazione irreversibile del gusto.  

Secondo i ricercatori, se ad oggi 550 milioni di persone hanno subito queste alterazioni, il dato “si traduce rispettivamente in oltre 15 e 12 milioni di pazienti con disfunzioni dell’olfatto e del gusto” Nella ricerca però, gli scienziati hanno dimostrato che talvolta questa situazione può risolversi. Non sempre però: a 180 giorni dalla guarigione rimane ancora un 4% dei pazienti che non ha recuperato l’olfatto e un 2% il gusto. 

In un editoriale relativo allo studio, tre ricercatori italiani (Paolo Boscolo-Rizzo dell’Università di Trieste, Jerry Polesel del CRO di Aviano e Luigi Angelo Vaira dell’Università di Sassari) hanno scritto: “I sistemi sanitari dovrebbero essere pronti a fornire supporto a questi pazienti che spesso riferiscono di sentirsi isolati quando i loro sintomi sono trascurati dai medici”.  

E aggiungono: “Il training olfattivo, iniziato il prima possibile dopo l’esordio dei sintomi, è l’unico intervento specifico con evidenza di efficace”. Sarebbe necessario “allocare risorse adeguate per supportare la ricerca e sostenere i medici specialisti di fronte a un numero eccezionale di pazienti con disfunzioni dell’olfatto e del gusto”. 

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ultimo aggiornamento: 28 Luglio 2022 15:23

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